Relativamente alla crisi della Fincantieri di cui abbiamo parlato precedentemente abbiamo il piacere di ricevere e pubblicare integralmente una mail del dott. Pier Luigi Caffese che, spiega e approfondisce alcuni aspetti fondamentali della vicenda e della gestione della Fincantieri.

1.Bono prima presenta un piano doloroso di tagli,licenziamenti,chiusura cantieri
2.Ieri con i sindacati,Bono fa marcia indietro,si rimangia il piano di perdite per 10 anni da Lui predisposto e galleggia non capendo il vento che spira
3.La realtà vera è che non ha ordini,il puntare tutto sul cruiser è stato un boomerang fatale e non ha propulsioni risparmiose come Wartsila che puntando sull’energia si sviluppa e da’ profitti
4.Segnalammo il tutto a Tirennia(Pigorini) e Bono(Fincantieri) e fummo trattati come visionari e peggio con disprezzo
5.Fincantieri con l’energia (Consorzio Itacars Bioporti ) deve aprirsi al mercato,andare in borsa ma presentare progetti nuovi nell’area traghetti e navi militari perchè i capitali si ottengono su grandi progetti portuali energetici e non su bellissime navi crociera dove il mercato è fermo
6.Il piano New Fincantieri Itacars Group è stato consegnato a Governo,Ministeri,Regioni interessate ma deve prendersi una rapida decisione sul board Fincantieri che è inadeguato alla sfida e che non ha la vision verso l’energia e Bioporti perchè non ha capito che i migliori impiantisti-saldatori sono in Fincantieri e per loro fare una nave o una centrale energetica o un bioporto è lo stesso lavoro.Wartsila lo capi’ in tempo, Bono no.
7.I capitani,gli energetici,quelli che vogliono propulsioni piu’ pulite e risparmiose denunciano i gravi errori strategici del board Fincantieri che, se non cambiato con urgenza, porterà Fincantieri alla chiusura perchè non si salva con pochi ordini statali-militari. Bono risponderà che Lui è nell’energia con piattaforma offshore Eni, ma la svolta energetica Itacars-Bioporti è ben diversa e forse incomprensibile per chi non vede cosa fanno Wartsila, i Giapponesi, gli Usa nelle turbine biogas che sono eguali per elettricità e propulsione marina. Si aggiorni Bono non basta la laurea in ingegneria navale, ma il mare bisogna conoscerlo anche in termini energetici e di passione per le maestranze che ci lavorano.
Cordiali saluti.
cap.dr.Pier Luigi Caffese